Perché andare a vedere “Un altro lunedì”

Lo abbiamo chiesto a spettatori, collaboratori e sostenitori, ecco cosa hanno risposto

Perché andare a vedere un altro lunedì Giulia Manzini

La prima lunga “stagione” del nostro spettacolo di narrazione “Un altro lunedì” sta ormai giungendo al termine. L’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura è quasi finito e così anche le nostre repliche programmate per il 2023. “Un altro lunedì”, però, è un progetto che ci sta molto a cuore e nel quale abbiamo investito moltissimo tempo ed energie, quindi continueremo a proporlo e a portarlo in giro per i teatri e per le scuole, anche uscendo dal territorio bergamasco e bresciano che ha dato i natali alle sue protagoniste.

Le ragioni per andare a vedere uno spettacolo teatrale possono essere tante e nel caso di uno spettacolo di narrazione fuori dal coro come “Un altro lunedì” sono ragioni che hanno per noi una particolare valenza.

Sì, perché “Un altro lunedì” racconta le storie di 12 imprenditrici oggi ancora viventi che hanno lavorato anche in campi molto distanti da quello che si ritiene comunemente essere “l’ambito femminile”, ricoprendo ruoli di responsabilità. L’opera è, da questo punto di vista, una proposta teatrale unica nel suo genere.

Lasciamo ora la parola a chi ci ha regalato la propria risposta…

Le vostre risposte alla nostra domanda

Un altro lunedì ha il grande merito di affrontare un tema di per sé ostico, quale la cultura d’impresa, da una prospettiva di norma trascurata: quella della donna imprenditrice. Ne vengono fuori storie di coraggio, capacità, sensibilità. Ovvero pezzi di realtà, come la conciliazione famiglia-lavoro, su cui dovrebbero riflettere tutti, inclusa la politica”.
Leone Algisi – Presidente di CNA Bergamo

L’idea di uno spettacolo sull’imprenditoria femminile mi ha subito conquistata perché è un tema quanto mai attuale e potente. Bergamo e Brescia sono accomunate da una forte vocazione alla produzione e all’innovazione ma spesso le storie delle donne imprenditrici sono poco conosciute. Il teatro se ne fa testimone, raccontando la quotidianità del lavoro e delle imprese, dando voce alle protagoniste della nostra contemporaneità”.
Nadia Ghisalberti – Assessore alla Cultura di Bergamo

Sono sempre curiosa di sapere cosa c’è “dietro” le persone che hanno saputo costruirsi un lavoro di cui vanno orgogliose: si tratta sempre di storie belle, da cui trarre spunti di riflessione. Qui le storie sono addirittura dodici, al prezzo di un solo biglietto… Una vera occasione!
Maria Rauzi – Teatro Telaio

Quando Chiara Magri (ideatrice del progetto) mi ha chiamata dicendomi che voleva fare uno spettacolo sul lavoro, per parlare di donne, ma cercandole nel presente e non nel passato, ho detto subito di sì. Questo è uno dei motivi per vedere lo spettacolo, parla di donne imprenditrici nel qui e ora
Laura Curino – Regista

Un altro lunedì fa cultura della storia femminile, attraverso il racconto di storie femminili profondamente diverse tra loro, mettendo sempre al centro le scelte professionali che determinano il corso della vita. Storie che fa bene conoscere, fare proprie e magari raccontare ad altre persone. E, cosa fondamentale per me, molto spesso il registro del racconto è ironico
Alessandra Ingoglia – Segretaria di compagnia teatrale

È uno spettacolo emozionante basato sulla vita quotidiana di 12 intraprendenti donne viventi, di diversa età, imprenditrici sul territorio lombardo. Le due attrici con maestria raccontano i sogni, i successi, ma anche le difficoltà e i colpi di scena, che si susseguono nella loro vita lavorativa. Vedrete, con grande stupore in molti di questi tutti noi ci rispecchiamo!”
Nadia Palazzi – Spettatrice

È importante andare a vedere Un altro lunedì perché le fantastiche Donne che hanno realizzato questo spettacolo riescono a raccontarci la storia di altrettante meravigliose Donne come se fosse il racconto della vita di un’amica, una mamma, una persona cara. A fine spettacolo sembra di essere stati lì, accanto alle protagoniste, a vivere il loro meraviglioso percorso di vita”.
Valentina Medini – Assessore Comune di Presezzo

Perché la sceneggiatura raccoglie e offre esempi della fatica e della gioia di essere donna e fare impresa; e le attrici ce le fanno vivere, rappresentando con maestria tutta l’umanità delle donne che raccontano. Ne esce uno spaccato di vita molto godibile, intenso, a tratti drammatico, a tratti spassoso, pieno di verità e di speranza. Sono orgogliosa e grata di aver potuto contribuire alla costruzione di un frammento di questo spettacolo!
Federica Vavassori Bisutti – Policrom

Condividere teatro con i cinque meravigliosi sensi di cui siamo dotati … E ancora affetto, sorriso, pianto, commozione, meraviglia, gioco
Lucio Diana – Scenografo

Quante ‘cose’ eccezionali accadono nella quotidianità… “Un altro lunedì” rappresenta l’opportunità, per ogni spettatore, di fermarsi e prenderne consapevolezza. Sono rimasta toccata di quante donne si sono riconosciute in alcuni tratti delle 12 storie raccontate, così come sono rimasta colpita della sensibilità ed emozione che ho visto in tanti uomini che sono rimasti “toccati”. La consapevolezza di quanto siamo capaci nella vita quotidiana avvicina, abbatte muri e genera relazioni vincenti. Lo spettacolo è promotore di un messaggio chiaro, utile e propositivo che ci include tutti e di cui tutti possiamo essere ‘portatori sani’”
Manuela Ravasio – Fondatrice e Presidente presso Life&Beauty Academy

Spesso il lunedì è considerato il giorno più difficile della settimana, quello in cui si riprende senza passione e solo per necessità un lavoro noioso, faticoso e insoddisfacente… E per le donne, a volte, il lavoro è addirittura ancor più noioso, faticoso e insoddisfacente, oltre che meno retribuito e più arduo da trovare e mantenere… Le storie di “Un altro lunedì” ribaltano questa prospettiva: in queste testimonianze non mancano certo le difficoltà, gli ostacoli e i dolori ma ciascuna di queste donne ha tracciato con determinazione il proprio percorso creando “un altro lunedì”, un lavoro ricco di passione, orgoglio, energia, gioia”.
Beatrice Marzorati – Assistente alla drammaturgia e alla regia

Le ultime repliche dell’anno si terranno presso il Teatro di Loreto, Largo Roentgen 4, Bergamo il 23 e 24 Novembre (versione per gli studenti e versione integrale) e poi ad Arcene nell’Auditorium Galizzi Piazza Civiltà Contadina, il 25 Novembre.

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